servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici

Documento tecnico su ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive del contagio da SARS-CoV-2 nel settore della cura della persona

servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici

Le caratteristiche delle attività lavorative in questo settore prevedono una stretta prossimità con il cliente e rappresentano una criticità nell’ottica di gestione del rischio di contagio da Coronavirus.

Il documento, realizzato da Inail in collaborazione con l’Istituto superiore di Sanità, intende fornire al decisore politico gli elementi tecnici di valutazione sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2, al fine di garantire la salute e sicurezza sia dei lavoratori che degli utenti.
Approvato il 12 maggio 2020 dal Comitato tecnico scientifico, istituito presso la Protezione Civile, la pubblicazione è divisa in due parti. La prima è dedicata a un’analisi di contesto del settore dei servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici, mentre la seconda contiene le ipotesi di misure di sistema, organizzative, di prevenzione e protezione oltre a semplici regole per il contenimento del contagio.

Negli ultimi anni il settore della cura della persona ha fatto registrare un aumento del numero di imprese, a testimonianza dell’attenzione degli italiani al benessere e alla cura della persona. La parte più rilevante è rappresentata dai saloni di barbiere e parrucchiere che rappresentano circa il 73% del totale delle imprese attive. 

Tuttavia, le caratteristiche intrinseche delle attività lavorative, che prevedono una stretta prossimità con il cliente, rappresentano una criticità nell’ottica di gestione del rischio di contagio da SARS-CoV-2; motivo per il quale il settore di cura della persona è stato uno dei primi a sospendere temporaneamente le proprie attività in seguito all’adozione delle misure contenitive che si sono rese necessarie per il contrasto dell’epidemia. 

L’allegato 10 del DPCM 26 aprile 2020 e il successivo DM 30 aprile 2020 individuano una graduale rimodulazione delle misure di contenimento a favore di una progressiva ripresa del tessuto economico e sociale, presieduta e controllata da una continua azione di monitoraggio del rischio sanitario negli specifici territori. A riguardo, l’Inail ha realizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità il presente documento tecnico con l’obiettivo di fornire elementi tecnici di valutazione al decisore politico circa la possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2, al fine di garantire la salute e sicurezza sia dei lavoratori che degli utenti. Tale documento, approvato dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) istituito presso la Protezione Civile nella seduta del 12 maggio 2020, si articola in due parti: la prima dedicata all’analisi di contesto del settore dei servizi dei parrucchieri e di altri trattamenti estetici, mentre la seconda focalizzata sulle ipotesi di misure di sistema, organizzative, di prevenzione e protezione, nonché su semplici regole per l’utenza per il contenimento della diffusione del contagio nei settori suddetti. 

Le indicazioni qui fornite non potranno che essere di carattere generale per garantire la coerenza delle misure essenziali al contenimento dell’epidemia, rappresentando essenzialmente un elenco di criteri guida di cui tener conto nelle singole situazioni.

Il periodo di emergenza sanitaria connessa alla pandemia da SARS-CoV-2 ha portato alla necessità di adottare importanti azioni contenitive che hanno richiesto, fra l’altro, la sospensione temporanea di numerose attività produttive, tra cui quelle legate al settore di cura della persona. Nonostante il limitato numero di dipendenti del settore, la chiusura si è resa necessaria già con il DPCM del 9 marzo, in quanto per le caratteristiche proprie di alcune delle attività svolte da diversi profili professionali (ad es. parrucchieri, estetisti, barbieri, etc.), che prevedono uno stretto contatto con il cliente, risulta difficile il rispetto dell’ormai noto “distanziamento sociale”, considerato come uno dei punti chiave nella prevenzione del contagio da SARS-CoV-2. Secondo la classificazione di cui al Documento tecnico Inail, il settore delle “Altre attività di servizi per la persona” (ATECO S.96) è classificato con un livello di rischio integrato medio-alto, con indice di aggregazione medio-basso. 

Tale livello di rischio è dovuto, da un lato alle attività specifiche legate ai servizi per la persona che avvengono in stretta prossimità con il cliente per cui il distanziamento non può essere garantito, dall’altro all’elevata probabilità di esposizione a fonti di contagio legata anche alla presenza di operazioni che comportano rischio di formazione di aerosol. In considerazione della complessità di gestione del rischio in tale settore, in questa fase di mitigazione delle misure contenitive, molti Paesi europei hanno deciso di ritardare la riapertura di queste attività. 
A riguardo, al fine della ripresa delle attività, successivamente alla fase di lockdown, nonché per garantire la tutela della salute del personale addetto e dell’utenza, si rende necessaria una rimodulazione graduale e progressiva delle misure per il contenimento del contagio da SARS-CoV-2 che tenga in considerazione le specificità e le modalità di organizzazione del lavoro, nonché le particolari criticità di gestione del rischio in tale settore. Fermi restando i punti imprescindibili sulla rimodulazione delle misure contenitive che riguardano l’impatto sul controllo dell’epidemia, è opportuno sottolineare che le decisioni dovranno essere preventivamente analizzate in base all’evoluzione della dinamica epidemiologica (con riferimento ai dati ISS), anche tenuto conto delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che prevedono che il rilascio di misure di contenimento sia progressivo e complessivamente (non per singolo settore) valutato dopo almeno 14 giorni prima di ogni ulteriore allentamento. Partendo da un’analisi delle principali misure di prevenzione adottate per il settore della cura della persona anche negli altri Paesi europei, si è giunti alla identificazione di una ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive emanate. 
Le indicazioni qui fornite non potranno che essere di carattere generale per garantire la coerenza con le misure essenziali al contenimento dell’epidemia, rappresentando essenzialmente un elenco di criteri guida di cui tener conto nelle singole situazioni. 
È importante sottolineare che oltre alle misure di prevenzione collettive e individuali c’è bisogno anche di una collaborazione attiva dell’utenza che dovrà continuare a mettere in pratica i comportamenti generali previsti per il contrasto alla diffusione dell’epidemia. Il presente documento tecnico ha la finalità nell’ambito delle attività del CTS di fornire elementi tecnici al decisore politico ferme restando le normative vigenti.

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