valutazione del rischio chimico correlato alle merci sbarcate in ambito portuale

Inail e l’Autorità Portuale di Ravenna

valutazione del rischio chimico correlato alle merci sbarcate in ambito portuale

Il manuale ha le sue premesse nel progetto cofinaziato dall’Inail e l’Autorità Portuale di Ravenna e realizzato con la collaborazione dell’Università di Bologna, dello SPSAL di Ravenna, di tutte le aziende portuali, del Coordinamento RSPP e degli RLS di sito e dei Chimici del Porto di Ravenna. Pubblicazione realizzata da Inail Direzione Regionale per l’Emilia Romagna
L’intendimento è stato quello di fornire un significativo contributo alla conoscenza del rischio chimico, attraverso una migliore valutazione dei rischi associati alle operazioni di sbarco delle merci, in modo da prevenire gli incidenti che in questi casi possono essere molto pericolosi. Con la pubblicazione si intende mettere il modello a disposizione delle realtà portuali che svolgono attività analoghe, nella convinzione che la diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro anche in queste ambito possa contribuire all’incremento dei livelli di salute e sicurezza a garanzia dei lavoratori.
L’Inail è fortemente impegnato nel dare attuazione a quanto previsto dall’articolo 28, comma 3-ter del d.lgs. n. 81/2008, ai sensi del quale, anche in collaborazione con le aziende sanitarie locali per il tramite del Coordinamento Tecnico delle Regioni e i soggetti di cui all’articolo 2, comma 1, lettera ee), rende disponibili al datore di lavoro strumenti tecnici e specialistici per la riduzione dei livelli di rischio. Il presente manuale si inserisce in tale contesto e prende le premesse da un progetto in cui è stato sviluppato e testato nel porto di Ravenna il modello qui descritto. 
Il progetto è stato co-finanziato da Inail e Autorità Portuale di Ravenna, realizzato con la collaborazione della Fondazione Alma Mater – Università di Bologna, della locale AUSL (SPSAL di Ravenna), di tutte le aziende portuali, del Coordinamento RSPP e degli RLS di sito, nonché dei Chimici del Porto di Ravenna. Partendo dall’attuale stato dell’arte, l’intendimento è stato quello di fornire un significativo contributo alla conoscenza del rischio chimico, attraverso una migliore valutazione dei rischi, spesso nascosti e sottovalutati, associati alle operazioni di sbarco delle merci, in modo da prevenire gli incidenti che in questi casi possono essere molto pericolosi. Con la presente pubblicazione si intende far conoscere il modello mettendolo a disposizione delle realtà portuali che svolgono attività analoghe, nella convinzione che la diffusione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro anche in questo ambito possa contribuire all’incremento dei livelli di salute e sicurezza a garanzia dei lavoratori.
Le proprietà delle merci movimentate, eventualmente modificate e/o combinate con le diverse condizioni microclimatiche possibili e con l’effetto degli agenti atmosferici durante il trasporto in mare e prima delle fasi di sbarco, possono modificare e ampliare il pericolo di intossicazione, di asfissia o esplosione, la cui sottovalutazione può essere causa di infortuni, anche mortali. A fronte di quanto detto, appare molto importante effettuare un’analisi delle cause e delle dinamiche di tali incidenti. Pertanto, l’obiettivo del manuale è quello di approfondire il rischio chimico e indicare le eventuali misure da predisporre per la sua prevenzione, in relazione alle operazioni di sbarco e imbarco delle merci e pulizia delle stive effettuate dagli operatori portuali. Ciò in modo da poter prevenire tali incidenti e promuovere la diffusione di una cultura della prevenzione tra gli addetti del settore portuale, che possa anche essere da riferimento ed essere esportabile anche per altre realtà diverse da quelle qui considerate

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