AGENTI BIOLOGICI: FATTORI DI RISCHIO CANCEROGENO OCCUPAZIONALE?
INAIL 2021
Le tipologie di “danno” potenzialmente conseguenti all’esposizione ad agenti biologici contemplate dal d.lgs. 81/2008 sono le infezioni, le allergie e le intossicazioni.
La pandemia di SARS-CoV-2 esplosa nel 2019 e tuttora in corso ha portato bruscamente in evidenza l’impatto sociale dell’esposizione umana agli agenti biologici, in particolare a quelli di natura infettiva.
Sono emersi, infatti, in tutta la loro portata, gli effetti delle caratteristiche di trasmissibilità di tali agenti che, attraverso la cosiddetta catena del contagio, possono raggiungere per via diretta o indiretta l’ospite umano suscettibile di ammalarsi, diffondendo l’infezione nello spazio e nel tempo senza distinzione tra ambiente di vita e ambiente di lavoro.
L’esposizione a virus, batteri, parassiti, funghi può tuttavia comportare anche l’insorgere di tumori nell’uomo.
In ambito occupazionale, il legislatore ha associato l’effetto cancerogeno dell’esposizione professionale alla sola categoria di agenti di rischio chimici contemplata dal Titolo IX del d.lgs. 81/08. Tuttavia, undici agenti biologici, appartenenti a virus, batteri ed endoparassiti umani, compresi nell’Allegato XLVI del Titolo X “Agenti biologici” del d.lgs. 81/08, sono stati classificati dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) come cancerogeni di tipo 1 (agenti, cioè, sicuramente cancerogeni).
Il presente lavoro intende evidenziare gli agenti biologici inclusi nell’Allegato XLVI del d.lgs. 81/08 e nell’Allegato III della Direttiva 2019/1833 di prossimo recepimento, classificati da IARC come cancerogeni o sospetti tali sulla base di evidenze cliniche e/o sperimentali, per una disamina dei potenziali effetti conseguenti all’esposizione.
Nelle conclusioni, inoltre sono proposte alcune riflessioni sulle possibili iniziative da intraprendere per approfondire il fenomeno nel contesto occupazionale.
Alcuni agenti biologici, oggi definitivamente riconosciuti come cancerogeni, sono responsabili di circa il 15% dei decessi umani per cancro su scala mondiale (Plummer et al., 2016; De Martel et al., 2020).
Tuttavia, malgrado sia da lungo tempo noto che agenti biologici, come ad es. i virus, possano indurre cancerogenesi, l’estensione del fenomeno non è ancora completamente compresa, né lo sono le implicazioni a livello di salute pubblica che direttamente ne scaturiscono.
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