STRESS LAVORO - CORRELATO

Tutti noi almeno una volta abbiamo detto o abbiamo sentito dire “sono stressato/a a causa del mio lavoro”, tuttavia questa affermazione può essere detta con leggerezza e come sfogo in momenti di stanchezza o può anche essere detta quando ci accorgiamo realmente che non riusciamo più a svolgere il nostro lavoro in modo sereno.

Cosa si intende per stress lavoro-correlato?

Lo stress non è una malattia, ma una risposta del nostro organismo alle richieste ritenute eccessive dell’ambiente esterno, che se protratte nel tempo assumono carattere patologico.

Pertanto se parliamo di ambiente di lavoro parliamo di stress lavoro-correlato quando il lavoratore percepisce che le richieste della sua attività sono più grandi della sua capacità di farvi fronte.

Dal 31/12/2010 entra in vigore l’obbligo di valutazione del rischio da stress lavoro-correlato. Tale obbligo di valutazione è stato introdotto esplicitamente nell’art. 28 del D. Lgs. 81/08, nel quale si prevede che il datore di lavoro valuti tutti i rischi “ tra i quali anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell’accordo europeo del 8/10/2004.

Lo stress legato al lavoro rappresenta un rischio non certo nuovo, vista la copiosa letteratura scientifica in merito, ma sicuramente emergente, per la diffusione che sta assumendo in ambito europeo. Le ricerche hanno, inoltre, valutato anche la ricaduta economica sulle aziende e sulle economie nazionali.
Nell’Accordo europeo sullo stress sul lavoro dell’8 ottobre 2004, citato dal D.Lgs. 81/08, lo stress è definito come “uno stato che si accompagna a malessere e disfunzioni fisiche, psicologiche o sociali e che deriva dal fatto che le persone non si sentono in grado di superare i gap rispetto alle richieste o alle attese nei loro confronti. L’individuo è capace di reagire alle pressioni a cui è sottoposto nel breve termine, e queste possono essere considerate positive, ma di fronte ad una esposizione prolungata a forti pressioni egli avverte grosse difficoltà di reazione”.
Il NIOSH (National Institute for Occupational Safety and Health, 1999) definisce lo stress come “reazioni fisiche ed emotive dannose che si manifestano quando le richieste lavorative non sono commisurate alle capacità, alle risorse o alle esigenze dei lavoratori”.

Anche la definizione di stress dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA, 2000) tiene conto di vari aspetti legati all’attività lavorativa: “lo stress si manifesta quando le persone percepiscono uno squilibrio tra le richieste avanzate nei loro confronti e le risorse a loro disposizione per far fronte a tali richieste”.

Il Testo Unico della Sicurezza,  prevede che la valutazione dello stress lavoro-correlato sia effettuata nel rispetto delle indicazioni elaborate dalla Commissione Consultiva Permanente per la Salute e Sicurezza sul Lavoro che, in data 18/11/2010, ha emanato una lettera circolare in ordine alla approvazione delle indicazioni necessarie alla valutazione del rischio da stress lavoro correlato: la valutazione del rischio da stress lavoro correlato pertanto dovrà essere eseguita in conformità alle indicazione reperibili in tale documento.
Se il problema dello stress da lavoro è identificato come un rischio presente in azienda, bisogna agire per prevenirlo, eliminarlo o ridurlo. La responsabilità di stabilire le misure adeguate da adottare spetta al datore di lavoro.

In linea generale il processo di valutazione dei rischi si articola in tre fasi: identificazione dei pericoli, stima del rischio (valutazione preliminare/valutazione semplificata) e valutazione approfondita. In base all’esito di questo processo vengono adottati interventi di eliminazione o riduzione del rischio e una successiva rivalutazione di verifica dei cambiamenti ottenuti.

Porto 626 offre un valido supporto nell’analisi nella valutazione e nell’individuazione di azioni correttive per l’eliminazione o riduzione di questo rischio.

Valutazione Rischio Stress Lavoro Correlato

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