- 30 Ottobre 2018
- Posted by: porto626
- Categoria: Notizie
Nessun commento
Si propone di illustrare i pericoli e i rischi derivanti dall’utilizzo di agenti chimici alla luce delle recenti normative europee e nazionali (Regolamento europeo 1907/2006 – Reach) anche in tema di classificazione, etichettatura e imballaggio di sostanze e miscele chimiche (Regolamento europeo 1272/2008 – CLP).
Agenti chimici pericolosi
Prodotto: Volume Edizioni: Inail – 2018 Istruzioni ad uso dei lavoratori Pubblicazione realizzata da Inail Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione (Contarp) autori Elisabetta Barbassa, Maria Rosaria Fizzano, Alessandra Menicocci
Esso contiene una semplice sintesi dei regolamenti REACH, CLP, UE n. 830/215 e fa riferimento al Titolo IX, Capo I del d.lgs. 81/2008 e s.m.i. Questo lavoro si prefigge di costituire materiale informativo da utilizzare per l’informazione e la formazione dei lavoratori e dei RLs sul tema del rischio chimico, delle schede dati di sicurezza e della classificazione ed etichettatura delle sostanze e delle miscele pericolose in base al regolamento CLP.
Gli agenti chimici sono presenti in molti prodotti utilizzati quotidianamente, ad esempio detergenti, detersivi, tessuti, abbigliamento, mobili, ecc..
Essi sono utilizzati non soltanto dai lavoratori dell’industria chimica ma anche e soprattutto da quelli dei settori a valle, quale l’industria delle costruzioni, dei metalli, della lavorazione del legno, l’industria automobilistica, quella tessile, alimentare, dell’agricoltura, i comparti dell’informatica, dei rifiuti, delle pulizie ecc..
A partire dal 2006 l’Unione europea (UE) ha aggiornato la legislazione in materia di sostanze chimiche ed emanato il regolamento CE n. 1907/2006 (regolamento REACH) che istituisce un sistema integrato di registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche. scopo di tale sistema è migliorare la protezione della salute umana e dell’ambiente, mantenendo la competitività e rafforzando lo spirito di innovazione dell’industria chimica europea.
È stata, inoltre, istituita un’Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECHA), con sede ad Helsinki, incaricata della gestione e del coordinamento dei processi previsti dalle nuove normative sulle sostanze chimiche. Parallelamente sono stati emanati nel 2003 il sistema globale armonizzato (GHs system) dell’OnU e nel 2008 il regolamento CE n. 1272/2008 (regolamento CLP), che ha recepito a livello europeo il sistema GHs, armonizzando in tutto il mondo le informazioni sui pericoli e sulla tossicità associati ai prodotti chimici, con lo scopo di innalzare il livello di protezione della salute umana e dell’ambiente. Inoltre, con il d.lgs. 81/2008 e s.m.i. è stata rivista la legislazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro e resta compito del datore di lavoro valutare approfonditamente il rischio derivante dall’uso di sostanze chimiche nel processo produttivo, secondo quanto stabilito dal Titolo IX Capo I.
Le sostanze o le miscele possono produrre effetti indesiderati su organismi viventi o alterare in modo significativo le funzioni di organi e apparati o comprometterne la sopravvivenza. Il danno può manifestarsi immediatamente o dopo periodi di tempo più o meno lunghi. nel primo caso si parla di infortunio: il danno si manifesta subito dopo il contatto con l’agente chimico.
Ad esempio schizzi di acido possono causare ustioni sulla pelle. In particolare si parla di infortunio sul lavoro quando l’infortunio avviene in occasione di lavoro. nel secondo caso l’agente chimico provoca una malattia, che si manifesta dopo un certo periodo di tempo dall’esposizione (periodo di latenza), che può essere anche di molti anni nel caso dei tumori. se la causa è riconducibile in modo dimostrato a un’esposizione sul luogo di lavoro si parla di malattia professionale.
Powered by WPeMatico