Documento Osservatorio Olympus e CIIP
D.Lgs. 81/2008 dieci anni dopo.
La Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione ha terminato la stesura del documento “Il D.Lgs. n. 81/2008 dieci anni dopo. Semplificazione e proposte CIIP” che presenta alcune proposte di adeguamento e aggiornamento della legislazione vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro e apre un confronto tra tutti i soggetti che si occupano e si impegnano nella prevenzione dei rischi connessi alle attività lavorative.
Nonostante un bilancio ampiamente positivo dato dal cambio di passo che in molte imprese è stato fatto sul tema della salute e sicurezza dei lavoratori, dall’esperienza professionale delle associazioni che compongono la CIIP e dal monitoraggio giuridico effettuato dall’Osservatorio Olympus dell’Università di Urbino Carlo Bo emerge come i dieci anni di applicazione del D.Lgs. 81/2008 abbiano evidenziato anche alcuni profili di criticità e la mancanza di attuazione di alcuni dei suoi precetti.
A dieci anni dalla sua emanazione, qualunque valutazione sulla disciplina della sicurezza sul lavoro contenuta nel D.Lgs 81/2008 presuppone un’attenta analisi dei contesti entro i quali essa è destinata ad operare: contesti – quali sono quelli dell’organizzazione produttiva e del mercato del lavoro – in continua evoluzione, specialmente sotto la spinta della globalizzazione e dell’innovazione tecnologica.
D’altro canto, al di là del fatto che ad un testo unico in materia il legislatore aveva già pensato fin dalla riforma sanitaria del 1978 e fermo restando che la spinta decisiva per l’emanazione del D.Lgs 81/2008 fu impressa dalla tragedia della Thyssen Krupp del 6 dicembre 2007, l’idea di una nuova disciplina complessiva della sicurezza sul lavoro era nata proprio in considerazione dei profondi mutamenti di contesto emersi dopo l’entrata in vigore del D.Lgs 626/1994.
Non a caso, tra le tante finalità che il disegno di riassetto e di riforma della disciplina contenuto nella legge delega n. 123/2007 si poneva, si stagliavano due specifici obiettivi. Da un lato, quello della universalizzazione della tutela in considerazione di un mercato del lavoro popolato da figure contrattuali sempre più diversificate ed in cui anche le caratteristiche personali dei lavoratori – come l’etnia, il genere e l’età – evidenziavano l’esigenza di una peculiare attenzione. Da un altro lato, la necessità di contrastare i nuovi e sempre più insidiosi rischi connessi alla crescente tendenza alla frammentazione ed alla disarticolazione dei processi produttivi realizzata soprattutto mediante le catene degli appalti.
E proprio con questi dati di contesto – le caratteristiche del mercato del lavoro e dell’organizzazione del lavoro – occorre confrontarsi anche oggi in sede di bilancio del primo decennio di applicazione del D.Lgs 81/2008, anche eventualmente nella prospettiva di un suo eventuale affinamento, da realizzare mediante le fonti normative più idonee e atti amministrativi di indirizzo.
Nonostante un bilancio ampiamente positivo, come emerge dal cambio di passo che in molte imprese è stato fatto sul tema della salute e sicurezza dei lavoratori, dall’esperienza professionale delle associazioni che compongono la CIIP e dal monitoraggio giuridico effettuato dall’Osservatorio Olympus dell’Università di Urbino Carlo Bo emerge come i dieci anni di applicazione del D.Lgs 81/2008 abbiano evidenziato anche alcuni profili di criticità e la mancanza di attuazione di alcuni dei suoi precetti.
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