- 19 Febbraio 2019
- Posted by: porto626
- Categoria: Notizie
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Fact sheet Edizioni: Inail – 2019
Etica e salute occupazionale nel contesto del cambiamento del mondo del lavoro
I dilemmi etici che affliggono la medicina del lavoro stanno divenando più complessi perché lo sviluppo della scienza, le regole del mercato, le norme civili e deontologiche delle professioni sanitarie non sempre forniscono risposte aggiornate alle questioni etiche che sorgono nel contesto del cambiamento del mondo del lavoro.
I rapidi e profondi mutamenti nel mondo del lavoro, dovuti principalmente a cambiamenti socio-demografici, globalizzazione dei mercati e innovazioni tecnologiche, oltre a offrire grandi opportunità di sviluppo e accrescimento della competitività delle aziende, hanno portato a una ridefinizione dei compiti e della condotta professionale degli operatori di medicina del lavoro (Oml), da intendere come un vasto gruppo di professionisti con diverse competenze, la cui comune vocazione è l’impegno professionale a perseguire come obiettivo la salute sul luogo di lavoro.
In particolare, l’aumento della complessità normativa, l’introduzione della moderna tecnologia all’interno dei campi della medicina e della biotecnologia, il crescente utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) e il progressivo invecchiamento della forza lavoro hanno aumentato la complessità del processo decisionale, sottolineando il ruolo degli Oml nel bilanciamento tra il bene individuale (vale a dire, salute e capacità lavorativa dei singoli dipendenti), il bene dell’impresa (massimizzare la produzione) e il bene comune (la salute e la sicurezza della comunità in generale).
Tuttavia, rimane ancora da compiersi un cambiamento culturale nel pieno riconoscimento dell’importanza dell’etica quale strumento essenziale di gestione dei dilemmi delle scelte professionali.
La presenza di innumerevoli variabili da prendere in considerazione nella scelta etica produce quello che viene chiamato ‘dilemma etico’, che può essere definito come un problema decisionale tra due possibili imperativi morali, nessuno dei quali è inequivocabilmente accettabile o preferibile.
Il principale punto di riferimento teorico per l’analisi e la risoluzione dei problemi etici che sorgono in campo biomedico è rappresentato dai quattro principi di bioetica formulati nel 1979 da Tom Beauchamp e da James Childress (autonomia, beneficenza, non maleficenza e giustizia), che prendono in considerazione aspetti importanti quali la dignità della persona, l’autonomia del malato, l’equità nell’accesso alle cure sanitarie, ecc.
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