- 15 Settembre 2017
- Posted by: porto626
- Categoria: Notizie
modelli partecipativi aziendali e territoriali per la salute e la sicurezza sul lavoro. Il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e le interazioni con gli attori della prevenzione
modelli partecipativi aziendali
Lo studio riportato nella pubblicazione parte dall’esperienza di INSuLa e ne amplia le basi di indagine e rilevazione, raggiungendo un’ampia platea di RLS e favorendo un processo di ricerca partecipativo attraverso il coinvolgimento, nel comitato di pilotaggio, dei sindacati più rappresentativi.
L’indagine, rivolta a tutte le figure della rappresentanza dei lavoratori per la sicurezza, RLS aziendali, territoriali e di sito produttivo, ha riguardato tutto il territorio nazionale e i settori a dimensioni aziendali. Il progetto, finanziato dall’Inail, è stato condotto dal Politecnico di Milano, quale capofila, insieme alla Fondazione Di Vittorio e all’Università di Perugia, con la collaborazione di Cgil, Cisl, Uil e il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambiente dell’Inail. INAIL 2017.
Le indagini conoscitive, condotte in ambito europeo e nazionale sulla percezione della salute e sicurezza sul lavoro (SSL) da parte delle figure coinvolte nel sistema di prevenzione, hanno acquisito nel tempo una rilevanza sempre maggiore. In Italia la prima indagine campionaria rivolta a tutte le figure della prevenzione, con la finalità di fornire dati utili per lo sviluppo di strumenti di prevenzione finalizzati al miglioramento della vita lavorativa, è stata condotta nel 2014 dall’Inail nell’ambito del progetto Insula. Particolare attenzione è stata posta ai lavoratori ed ai loro rappresentanti per ottenere un quadro ampio sulla percezione del ruolo di questi ultimi nel contesto dell’approccio integrato e partecipato con le altre figure della prevenzione aziendale previsto dal d.lgs. 81/2008 e s.m.i. In tale analisi il ruolo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) si amplifica rivestendo la fondamentale funzione di contribuire attivamente alla tutela del diritto alla SSL e la sua valorizzazione rappresenta sempre più un’occasione di crescita e sviluppo della cultura della sicurezza all’interno delle aziende. Al fine di implementare l’indagine conoscitiva indirizzata ai RLS, l’Inail ha finanziato, all’interno del bando ricerche in collaborazione (BRIC) 2015, il progetto dal titolo: Indagine sui modelli partecipativi aziendali e territoriali per la salute e la sicurezza sul lavoro: il ruolo dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e le interazioni con gli attori della prevenzione (Impact – RLS). La ricerca è stata affidata al Politecnico di Milano (Coordinatore scientifico), insieme con Fondazione Di Vittorio, Università degli Studi di Perugia e il coinvolgimento diretto di Cgil, Cisl, Uil nazionali. Lo studio si è posto l’obiettivo di ampliare l’indagine nazionale ad un campione rappresentativo di tutta la popolazione di RLS, approfondendo gli aspetti relativi alle relazioni, alle sinergie ed alle criticità esistenti tra il sistema di rappresentanza e il sistema di gestione della SSL. L’indagine è stata condotta su tutto il territorio nazionale, considerando tutti i settori e le dimensioni aziendali e ponendo particolare attenzione a tutte le tipologie della rappresentanza dei lavoratori per la sicurezza: RLS aziendali, territoriali o di comparto e di sito produttivo. Il presente volume, che raccoglie i principali risultati raggiunti dal progetto, illustra le fasi del processo svolto e offre un quadro completo, sul ruolo del RLS nelle sue diverse forme e specificità, nell’ambito dei sistemi di valutazione, prevenzione e gestione dei rischi per la SSL. In appendice sono inoltre riportati nel dettaglio gli strumenti metodologici e i questionari utilizzati per le rilevazioni. Alla luce dell’analisi complessiva dei risultati ottenuti, la ricerca fornisce alcune proposte utili per dare un ulteriore impulso alla maturazione e diffusione di modelli partecipativi per la SSL nel nostro Paese e superare le principali criticità emerse, oltre a spunti per la generalizzazione della metodologia utilizzata, anche ai fini della replicabilità dell’indagine nel tempo.
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