- 21 Maggio 2021
- Posted by: porto626
- Categoria: Notizie
La pandemia ha sconvolto molti aspetti delle nostre vite, forzando un’ammodernamento digitale a tutti i livelli della società.
In particolare, la centralità di un accesso ad internet è divenuta se possibile ancora più marcata, per via delle nuove esigenze di smart working e didattica a distanza.
L’avanzamento della tecnologia e la rivoluzione digitale hanno indubbiamente cambiato il mondo, apportando allo stesso sicuramente aspetti positivi, ma anche aspetti che non sono per nulla incoraggianti.
Basti pensare al fatto che in Italia il numero degli smartphone risulta essere superiore a quello degli abitanti: circa 80 milioni di devices mobile per 60 milioni di popolazione.
Non a caso, la popolazione italiana trascorre la maggior parte del proprio tempo online: per le notizie non esistono più i giornali, per gli acquisti non esistono più i negozi fisici.
Nel mondo 5,9 miliardi di persone ne hanno uno.
Dal rapporto di Ericsson emerge che nel quarto trimestre del 2019 il numero di abbonamenti alla rete mobile è incrementato di 49 milioni di unità (+3%).
Il maggior contributo trimestrale è arrivato dalla Cina (+7 milioni), seguita da Indonesia (+5 milioni) e Filippine (+4 milioni).
Il nostro Paese registra ancora un trend positivo per quanto riguarda l’aumento delle persone che accedono a Internet e ai social media, ma in questa fase di maturità quello che cambia è l’utilizzo, sempre più diversificato e consapevole.
Accanto a realtà come Facebook e Google, che mantengono la loro leadership, emergono nuovi canali che introducono nuove modalità di espressione e fruizione dei contenuti.
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